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Sesso, Musica e Vino – Tanto Vino - Baccanali e Orge Nell'antica Roma

  • Immagine del redattore: tsugumi8
    tsugumi8
  • 27 dic 2024
  • Tempo di lettura: 5 min

Questa è la stagione delle feste più belle, del buon cibo e degli eccessi, soprattutto quelli legati al vino! Quindi, questo Natale, perchè non mi accompagni in un viaggio indietro nel tempo, dove ti porterò a scoprire l'intrigante mondo dei Baccanali, l'antica celebrazione romana dedicata al dio del vino, della libertà e della bella vita - Bacco - e quella delle orge romane. Se far baldoria è il tuo forte e sei affascinato dall'antica Roma, allora, continua a leggere!


Jean Brueghel the Elder and Hendrick van Balen the Elder, A Bacchanal, 1608 - 1616, oil on panel, 59.2 x 82.6 cm, Speed Art Museum, Louisville, United States.
Jean Brueghel the Elder and Hendrick van Balen the Elder, A Bacchanal, 1608 - 1616, oil on panel, 59.2 x 82.6 cm, Speed Art Museum, Louisville, United States.

Al giorno d'oggi, se abbiamo in mente di organizzare un party, magari pianifichiamo il tutto facendoci aiutare da un app o, se abbiamo in mente qualcosa di grande, magari assumiamo un professionista. Quindi, forse non ti sorprenderai se ti dico che anche le orge nell'antica Roma richiedevano una figura professionale – l’organizzatore di orge – per garantire che tutto procedesse alla perfezione e che gli ospiti vivessero un’esperienza a cinque stelle! Gli organizzatori di orge volevano sorprendere i partecipanti alla festa e lasciare che la loro orgia fosse sulla bocca di tutti e questo richiedeva una grande attenzione ai piccoli dettagli, per esempio, assumere il più popolare suonatore di doppio flauto che avrebbe fatto girar la testa ad ogni donna, oppure acquistando un buon vino da diluire con acqua. Sì, hai letto bene, diluito, perchè se saresti vissuto nell'antica Roma temo non avresti bevuto il vino puro neanche alle orge o ai baccanali, mi spiace!


Nicolas Bertin, Bacchanalia, 1710 - 1720, oil on canvas, 36.9 x 46 cm, National Museum in Warsaw, Warsaw, Poland.
Nicolas Bertin, Bacchanalia, 1710 - 1720, oil on canvas, 36.9 x 46 cm, National Museum in Warsaw, Warsaw, Poland.

In ogni caso, quando si parla di organizzatori di orge, non possiamo omettere il nome di Messalina, moglie dell'imperatore Nerone, più tardi nota anche per aver perso la testa, letteralmente, durante uno degli scatti d'ira dell'imperatore. Il suo nome brilla ancora nel pantheon degli organizzatori di orge per aver pianificato una straordinaria orgia di quattro giorni. Il sesso veniva servito fra un pasto e l'altro e le stesse bocche, colpevoli di essere costantemente assetate di vino, in certi casi, potevano anche provare un diverso tipo di sete e iniziare a desiderare sangue. Le bollicine di vino non aiutavano certo gli psicopatici a sviluppare empatia, anzi, esasperavano la fantasia deviata di alcune figure come quella di Nerone, noto per aver utilizzato torce umane per illuminare lo squisito giardino della sua Domus Aurea. In quella notte infame, grida di dolore e di piacere si mescolarono finché la carne degli sfortunati cristiani sul rogo fu divorata dalle affamate fiamme. Questo potrebbe servire come indizio sul motivo per cui Nerone fu poi così odiato...


Marble bust of Emperor Nero, c. 60 CE, Capitoline Museums, Sala degli Imperatori, Rome, Italy.
Marble bust of Emperor Nero, c. 60 CE, Capitoline Museums, Sala degli Imperatori, Rome, Italy.

Pertanto, le orge erano un'attività ricreativa organizzata secondo il capriccio dell'ospite, mentre i baccanali venivano celebrati in un momento specifico, esattamente tre giorni all'anno. La celebrazione rappresentava una vibrante interpretazione romana della Dionisia, una festa che onorava il dio Dioniso. L'ebbrezza e la conseguente isteria di massa che imperversavano durante questa festa erano un modo per mostrare gratitudine al dio del vino per aver donato agli esseri umani una bevanda così deliziosa. Pertanto, la prossima volta che qualcuno ti dice che sei troppo ubriaco, sai cosa dire! Spesso l'ebbrezza, la promiscuità sessuale e gli atti licenziosi creavano caos fra i cittadini, tanto che il Senato sentì il bisogno di intervenire e contenere il culto di Bacco anziché sradicarlo, come erroneamente si crede.


Lawrence Alma-Tadema, A Dedication to Bacchus, 1889, oil on canvas, 77,5 x 117,5 cm, Hamburger Kunsthalle, Hamburg, Germany.
Lawrence Alma-Tadema, A Dedication to Bacchus, 1889, oil on canvas, 77,5 x 117,5 cm, Hamburger Kunsthalle, Hamburg, Germany.

Secondo lo storico romano Livio (59 a.C. – 17 d.C.), che descrisse gli eventi che precedettero la riforma dei baccanali del 186 a.C., che mirava a contenere questo rituale, i seguaci di Bacco commisero crimini sotto la facciata del culto del dio. Tuttavia, è piuttosto difficile fare affidamento sul suo racconto poiché è stato scritto quasi due secoli dopo la riforma. Molti storici ritengono, infatti, che abbia amplificato gli eventi. Nel libro Inquiry about Bacchanalia and Night Rites, Basilio Perri afferma che le ragioni per cui il Senato attaccò il culto erano esclusivamente politiche e rappresentavano un modo per il Senato di rivendicare il controllo sul culto, che da allora in poi fu severamente regolamentato (2015). Dopo la riforma, le orge bacchiche non potevano superare il numero di cinque partecipanti (due uomini e tre donne), e coloro che miravano a riunirsi in nome di Bacco dovevano prima richiedere ed ottenere il permesso di riunirsi dal Senato.


Anche se probabilmente c'era un conflitto di interessi nei riguardi di questo culto, quasi certamente la stabilità all'interno del culto stava un po' andando a rotoli prima della riforma. Tito Livio racconta che una matrona campana – Pacula Annia – posseduta da un singolare fanatismo, decise di rivoluzionare il culto, e invece di celebrare i Baccanali tre volte all'anno, volle onorare il dio cinque volte al mese con orge e fiumi di alcool. Forse era una ninfomane sotto mentite spoglie, che fingeva di agire per conto di Bacco - immagino che non lo sapremo mai. In ogni caso le iniziazioni diventarono più frequenti, mentre le orge violente, l'alcool e i comportamenti licenziosi avevano lasciato il posto a delitti e appetiti strani, mettendo a repentaglio la sicurezza e l'ordine pubblico. Come accennato in precedenza, Tito Livio scrisse di questi eventi circa duecento anni dopo che si verificarono, dando alle persone tutto il tempo per ravvivare la storia.  Tuttavia, ciò che potrebbe aver innescato la riforma è il fatto che il culto metteva a repentaglio le gerarchie sociali e l’ordine in generale e, in effetti, i politici devono averlo visto come una minaccia e aver colto l’occasione per prendere la situazione sotto controllo.


Josef Berger, Orpheus and Maenads, after 1800, Collection of the Strahov Monastery in Prague, Prague, Czech Republic. Photo: Ablakok. This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.
Josef Berger, Orpheus and Maenads, after 1800, Collection of the Strahov Monastery in Prague, Prague, Czech Republic. Photo: Ablakok. This file is licensed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International license.

I ferventi seguaci di Bacco non vantano una gloriosa reputazione neanche nella mitologia. Magari conosci già il mito di Orfeo ed Euridice, dove il musicista si avventura coraggiosamente negli Inferi per salvare la sua amata. Tuttavia, la storia della sua morte è meno conosciuta, ed è normale che sia così, poiché la sua fine non fu proprio dolce come la bevanda inebriante di Bacco. Ne 'La morte di Orfeo', Ovidio dipinge l'immagine vivida di uno sfrenato gruppo di menadi (le selvagge seguaci di Bacco, note per le loro danze energiche guidate dal fragoroso battito dei tamburi) assetate di sangue, abbattersi sullo sfortunato musicista. Con la sua incantevole lira, Orfeo aveva ammaliato tutte le creature selvagge della foresta, estasiandole con note armoniose che avvolsero gli animali come in un incantesimo. Ma in una frenesia selvaggia, le menadi calpestarono quelle stesse bestie prima di rivolgere la loro furia selvaggia contro Orfeo, facendo le sue carni a brandelli semplicemente perché aveva respinto le loro avances (Metamorfosi 11, 1 - 66). È evidente che il rifiuto infligge dolore, ma in quest'agghiacciante caso, colui che ha rifiutato ha sofferto molto di più del rifiutato stesso!


Sebbene l’esatta portata degli atti selvaggi associati alle orge e ai baccanali rimanga incerta, questi raduni hanno innegabilmente lasciato un’eredità duratura. La loro influenza può essere vista nei carnevali o anche nelle feste odierne, dove i partecipanti spesso ignorano le normali regole sociali e prendono parte in comportamenti sfrenati, dove l’alcool è spesso l’ospite d’onore che riempie l’atmosfera! Come puoi vedere, le celebrazioni dei nostri giorni sono ancora animate dallo spirito di Bacco. Lascerai che lo spirito del dio del vino ti possieda questo Natale?


Scritto da Gabriella Sentina

25.12.2024

 
 
 

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